La violenza sulle donne è quel avvenimento inquietante che più se ne parla più si riproduce, come se fosse un gesto seriale di una tribù di maschi spaventati, che non riescono a lasciar andare lo scettro del comando.
Dire che le donna vengono uccise per gelosia è semplificare alla grande.
No, non è gelosia.
No, non è possesso.
E’ invidia
Nel nostro tempo anche grazie alla messa in discussione del genere si sta assistendo al passaggio da una società patriarcale a una matriarcale e alcuni uomini invidiano il super potere creativo del femminile.
Questa ondata di colore, fiori e grazia travolge i maschi più deboli che restano attoniti a far biscotti al gusto di rabbia.
A dire il vero questa invidia c’è sempre stata.
Ecco perché per secoli la donna è stata emarginata, nella migliore delle ipotesi, o arsa al rogo come strega nella peggiore.
Ma ora ciò che è stato represso per secoli sta verificandosi, le donne stanno ritrovando le loro dee, il loro volere e il loro potere e la cultura dominante tende a cambiare anche grazie alla messa in discussione della questione di genere.
Grazie, quindi alle persone che, indipendentemente dal loro genere assegnato alla nascita, rifiutano la polarizzazione e non si riconoscono in nessuno dei due generi e indicando l’arcobaleno cambiano il mondo.